CT- La proposta di aggiornamento
Come da argomento, è chiaro che il Tecnico redattore dovrà proporre, alla fine del Tipo, una proposta all’Agenzia, di inserimento in mappa del Tipo redatto.
Quindi di conseguenza dovrà associare l’estratto mappa al Tipo e successivamente proporre.1. Per una migliore ubicazione in mappa del Tipo è consigliabile agganciare il rilievo a dei punti (punti di inquadramento) ben definiti in mappa, ovviamente meglio i punti più vicini all’oggetto del rilievo;
2. È possibile contornare ed agganciare parte del contorno della mappa e nel caso in cui si è sicuri dell’ubicazione delle nuove linee, quando la mappa non è conforme allo stato reale, consiglio di inserire nel rilievo vertici di mappa errata per effettuare la proposta e nel contempo fare segnalazione della mappa errata;
3. L’aggancio dei vertici rilevati e quelli presenti in mappa non può superare i 2mt.;
4. È possibile proporre l’eliminazione o l’inserimento di simboli;
5. È possibile, come da comandi, indicare un’area fabbricato o non, o accopparla;
6. In caso di fabbricato interrato, la linea puntinata dovrà essere distaccata circa 0,50 mt. da altre linee;
7. Il contorno dell’eventuale ampliamento, deve essere agganciato a quello già presente in mappa con linea nera, inoltre per evitare una sovrapposizione di linee, è preferibile contornare nel libretto Pregeo solo la parte con linee rosse (l’ampliamento ).
Alla fine della proposta il programma Pregeo, propone automaticamente un modello censuario della proposta di aggiornamento che il tecnico può variare o confermare nell’apposita finestra.
Si consiglia inoltre, per una corretta visualizzazione in mappa del proprio rilievo, di verificare la Est media spesso capita una differenza di mt.5000.
Lo scarto dell’adattamento viene influenzato dal n.ro di vertici adattati non conformi alla mappa e proporzionalmente al massimo aggancio (2mt.).
Con Pregeo 10.6.1 si aggiunge il segno “+”alla parte edificata della particella. Una migliore spiegazione con esempi si consiglia di riferirsi alla Risoluzione 1/E del 2020.
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