CT- Determinazione e Rivendicazione del confine



Parecchi Tecnici (meno preparati) credono di applicare la normativa catastale nell’ambito della riconfinazione, utilizzando le coordinate dei Punti Fiduciali.

Pertanto, essendo tale Azione importantissima, delicata e complessa, è indispensabile un impegno chiarificatore in materia. La Rivendicazione del confine è regolata giuridicamente dal Codice Civile art.948 mentre la Riconfinazione art.950, ed in mancanza di elementi di prova, il Giudice si attiene al confine indicato nelle mappe catastali.

Quindi prima di esprimersi tecnicamente possono esistere degli elementi legali per L’usucapione che possono rendere vano qualsiasi operazione geometrica, quali:

il possesso, la vetustà di alcuni elementi, le testimonianze ecc.

Poi quasi mai si ricorre alla stipula di un atto pubblico di accertamento amichevole del confine a norma dell’art. 2645 del c.c.

Credo che sia corretto redigere un atto catastale per rettificare la erronea posizione in mappa del confine. Ciò evidenzierebbe la superficialità di alcuni nel posizionare il confine in mappa, però con la nuova procedura catastale in cui il Pregeo prevede la proposta di aggiornamento, mi sa tanto che l’Ufficio abbia “passato la palla”.

Per procedere al rilievo è importante conoscere le usanze del posto come l’apposizione di alberi, delimitare il confine con un termine “sacrale” cioè interrare il termine e mettere delle pietre sopra per l’individuazione oppure apporre il termine ad una certa distanza di sicurezza dalla strada ecc.

L’incarico del Professionista per la determinazione del confine non deve confondersi con la semplice verifica grafica sovrapponendo il rilievo alla mappa, in quanto la erronea interpretazione si riflette sui costi.

Ovviamente si consiglia una strumentazione moderna per il rilievo, anche se a volte questa gioca un ruolo secondario rispetto agli errori negli elementi probanti.

Le operazioni topografiche sono: ricognizione, rilievo, prelievo di elementi metrici dal documento probante, calcoli e tracciamento del confine. Ovviamente tutto ciò dipende soprattutto dalla preparazione del Professionista.


IMPORTANTISSIMO E':
il DPR n. 650 del 26/10/1972
(inerente il Perfezionamento e revisione del sistema catastale - in vigore dal 01/01/1973- che
disciplina - agli artt. 5 e 6 - la presentazione e redazione dei tipi di frazionamento al Catasto Terreni, ed attribuisce – all'art. 6 - fondamentale importanza al documento tipo di frazionamento, obbligando a chi provvede alla rogazione ad unire all'atto di trasferimento detto tipo di frazionamento, prescrivendo anche che eventuali altri disegni o planimetrie uniti all'atto che dà origine al trasferimento non possono riportare misure in contrasto con quelle espressamente indicate sul tipo di frazionamento.(Ing. Tommaso Castaldo)

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