CT- La mappa
Oggi la mappa non rappresenta il fissaggio su carta di un ricordo, il tracciato di un percorso, ma una vista extra della zona interessata, la morfologia di un territorio, un luogo da raggiungere.
La mappa catastale ufficiale ai sensi della L.68 del 2/2/60 è quella del CT .
Quella del CU serve per indentificare il numero di mappa che potrebbe essere diverso dai terreni ma non la geometria dei fabbricati.
Ultimate le operazioni di rilievo e di calcolo, terminato il progetto per la ripartizione del
territorio in fogli, sono state costituite le mappe originali di impianto, su fogli di carta forte
riportanti un reticolato parametrico per l’individuazione delle coordinate ortogonali piane nel
sistema di rappresentazione adottato.
Dalle mappe di impianto sono state riprodotte le matrici,che costituiscono ancora oggi la base da cui vengono ottenute le riproduzioni destinate alle esigenze della conservazione (misura, aggiornamento, vendita al pubblico, ecc.)
I fogli di impianto, una volta riprodotte le matrici, sono stati accuratamente riposti e sottratti all’uso corrente.
Dalle mappe di impianto sono state riprodotte le matrici,che costituiscono ancora oggi la base da cui vengono ottenute le riproduzioni destinate alle esigenze della conservazione (misura, aggiornamento, vendita al pubblico, ecc.)
I fogli di impianto, una volta riprodotte le matrici, sono stati accuratamente riposti e sottratti all’uso corrente.
La mappa è costituita da fogli (di cartaforte o di carta eliosensibile) con dimensioni di
circa 1.00 x 0.70 m con disegno contenuto entro i limiti di 0.95 x 0.60, numerati
progressivamente e separatamente per ogni singolo Comune censuario.
Per la maggior parte dei Comuni il disegno è “a perimetro chiuso”, cioè delimitato da linee materializzate sul terreno, sfruttando preferibilmente corsi d’acqua, strade, confini di proprietà, ecc., e rappresenta un certo numero di particelle intere, a loro volta delimitate da limiti di qualità o classe o confini.
Sui margini del foglio è tracciato un reticolato parametrico, con maglia di 10 cm, che individua i valori, scritti ai margini del foglio, delle ascisse e delle ordinate. La X, orientata verso l’alto, corrisponde al Nord cartografico (o Nord reticolato).
Le funzioni del reticolo sono diverse, in particolare:
- si usa per la costruzione ex novo (d’impianto) della mappa;
- serve per desumere le coordinate grafiche di tutti i punti rappresentati;
- consente di determinare, e quindi di compensare, le deformazioni subite dal supporto cartaceo;
- facilita l’assemblaggio di fogli di mappa contigui, specialmente ove i limiti dei fogli non siano perfettamente sovrapponibili.
Le scale di rappresentazione sono dell’1:1000 per le aree urbanizzate, dell1:2000 per le aree di espansione e dell’1:4000 per le aree di montagna e a basso frazionamento. In funzione dello sviluppo urbanistico molte aree, inizialmente rilevate a più piccola scala, sono state rilevate ex novo a maggiore scala.
Per la maggior parte dei Comuni il disegno è “a perimetro chiuso”, cioè delimitato da linee materializzate sul terreno, sfruttando preferibilmente corsi d’acqua, strade, confini di proprietà, ecc., e rappresenta un certo numero di particelle intere, a loro volta delimitate da limiti di qualità o classe o confini.
Sui margini del foglio è tracciato un reticolato parametrico, con maglia di 10 cm, che individua i valori, scritti ai margini del foglio, delle ascisse e delle ordinate. La X, orientata verso l’alto, corrisponde al Nord cartografico (o Nord reticolato).
Le funzioni del reticolo sono diverse, in particolare:
- si usa per la costruzione ex novo (d’impianto) della mappa;
- serve per desumere le coordinate grafiche di tutti i punti rappresentati;
- consente di determinare, e quindi di compensare, le deformazioni subite dal supporto cartaceo;
- facilita l’assemblaggio di fogli di mappa contigui, specialmente ove i limiti dei fogli non siano perfettamente sovrapponibili.
Le scale di rappresentazione sono dell’1:1000 per le aree urbanizzate, dell1:2000 per le aree di espansione e dell’1:4000 per le aree di montagna e a basso frazionamento. In funzione dello sviluppo urbanistico molte aree, inizialmente rilevate a più piccola scala, sono state rilevate ex novo a maggiore scala.
Le mappe catastali sono:
- l'impianto, è stata disegnata a mano in fase di formazione del Catasto, è un ottimo supporto cartaceo in quanto è meno alterata ha il reticolo parametrico tracciato per intero e le deformazioni sono assai lievi. Pertanto viene molto usata dai topografi per il ripristino dei confini e per il prelievo delle coordinate. Unico inconveniente è che non viene aggiornata;
- la matrice, nei primi decenni di formazione del Catasto furono adottate matrici zincografiche. Dagli anni 30 in poi sono state adottate matrici disegnate a mano su supporto trasparente per permettere la riproduzione. Essa viene aggiornata con frequenza variabile in conseguenza degli aggiornamenti subiti dal foglio di visura riprodotti dalla matrice;
- il copione di visura, ottenuti dalle matrice sono i primi ad essere aggiornati fino a quando poi per usura vengono sostituiti da alte copie delle matrici previo aggiornamento;
- gli allegati, sono fogli a parte che in scala maggiore riportano una consistente parte di un foglio, da non confondere con gli sviluppi;
- i fogli di mappa archiviati, sono i fogli di visura sostituiti;
- i lucidi per zincomatrici, sono quelli eseguiti per l'aggiornamento delle matrici e dai quali è possibile effettuare la storia grafica delle p.lle;
- copioni o canapine, sono elio copie su carta canapè destinati alla vendita al Pubblico o all'uso interno dei tecnici catastali.
- i fogli di mappa con vincolo di riservatezza, sono quelli relativi a zone di particolare interesse militare.
Sono stati sottoposti a questa Direzione Generale alcuni quesiti riguardanti i criteri da seguire per la
rappresentazione in mappa di fabbricati e di linee topografiche, in casi particolari non considerati
nelle istruzioni in vigore.
In proposito si impartiscono le seguenti disposizioni:
1°- RAPPRESENTAZIONE DELLE TETTOIE ADIACENTI AI FABBRICATI.
Sono da distinguere le tettoie pensili, aderenti ad un fabbricato, da quelle sostenute lateralmente o
anteriormente da muri o da pilastri.
Nel primo caso dovrà essere rappresentata la proiezione orizzontale della tettoia, mediante linee
tratteggiate e senza coloritura interna.
Nel secondo caso si adotterà la rappresentazione a linea intera, comprendendo la proiezione della
tettoia nel perimetro del fabbricato ovvero rappresentandola e numerandola distintamente, a
seconda che la tettoia medesima debba considerarsi come parte integrante del fabbricato o come una
attinenza coperta non disgiunta da esso.
2° - PRESE D'ACQUA IN MURATURA NEI CANALI D'IRRIGAZIONE.
Tali prese debbono essere rappresentate nella mappa, mediante linea tratteggiata e con tutti i
particolari chiaramente riproducibili in relazione alla scala del disegno.
Debbono essere colorate in carminio, se di dimensioni sufficienti per la coloritura.
Le piccole prese d'acqua nei canali di limitata larghezza (2 - 3 metri) saranno rappresentate
limitatamente al perimetro e colorite in nero (con inchiostro di china).
3° - PONTICELLI (tombini) DI PROPRIETÀ PRIVATA, SU CANALI ESENTI DA ESTIMO.
Debbono essere rappresentati con linea tratteggiata, coloriti in carminio e distinti da numero
particellare, in conformità alla Fig. 60 dell'Istruzione "Segni convenzionali e rappresentazione dei
particolari topografici nella mappa" (1953).
La coloritura ed il numero particellare potranno venire omessi, qualora si tratti di tombini di
dimensioni molto piccole.
4° - STRADE PRIVATE E CANALI NON ESENTI DA ESTIMO ADIACENTI A LIMITI DI
FOGLIO - RELATIVI INVITI.
Le strade private ed i canali, cena senti da estimo, immediatamente adiacenti al limite fra due fogli
contigui, sogliono essere rappresentati con linea tratteggiata soltanto nel foglio nel quale sono
compresi, mentre vengono omessi nel foglio o nei fogli contigui.
Poiché tale omissione può costituire pregiudizio nell'impiego di questi ultimi fogli, si dispone che,
per l'avvenire, le strade e canali di cui trattasi vengano rappresentati ( con linea tratteggiata ) sia nel
foglio di mappa in cui ricadono, sia anche nel foglio o nei fogli contigui.
Per analogo motivo, quando una strada privata od un canale non esente da estimo, ricadenti in un
foglio di mappa, proseguono nel foglio contiguo, esternamente al limite dell'uno e dell'altro
dovranno essere indicati i relativi inviti, in analogia a quanto viene praticato per la strade pubbliche
e per i corsi d'acqua esenti da estimo.
E' superfluo ricordare che i canali suddetti debbono essere coloriti in azzurro.
5° - STRADE CONSORZIALI.
Le strade consorziali, qualora siano aperte al pubblico transito, verranno considerate come strade
vicinali, sempre che siano comprese nell'elenco delle strade vicinali del Comune o, in difetto, vi
siano aggiunte con la consueta procedura, su proposta dell'Ufficio Tecnico dal Catasto od Erariale
interessato.
6° - LARGHEZZA PEL PIANO STRADALE NELLE STRADE PUBBLICHE.
Il piano stradale delle strade pubbliche (da rappresentarsi nella mappa – a seconda dei casi - in
conformità delle figure 38 e 39 dell'Istruzione sopra citata) deve intendersi delimitato dai cigli
interni della cunette nelle sezioni in piano o in trincea, dai cigli interni delle scarpate nelle sezioni in
rilevato, e infine dal ciglio interno della cunetta e dal ciglio interno delle scarpata nelle sezioni a
mezza costa.
7° - ELETTRODOTTI.
Gli elettrodotti debbono essere rappresentati in mappa, indicando in essa soltanto il perimetro del
blocco di fondazione dei successivi tralicci.
Tale perimetro verrà rappresentato con linea tratteggiata e colorito internamente in carminio, se di
dimensioni sufficienti per la coloritura.
- la matrice, nei primi decenni di formazione del Catasto furono adottate matrici zincografiche. Dagli anni 30 in poi sono state adottate matrici disegnate a mano su supporto trasparente per permettere la riproduzione. Essa viene aggiornata con frequenza variabile in conseguenza degli aggiornamenti subiti dal foglio di visura riprodotti dalla matrice;
- il copione di visura, ottenuti dalle matrice sono i primi ad essere aggiornati fino a quando poi per usura vengono sostituiti da alte copie delle matrici previo aggiornamento;
- gli allegati, sono fogli a parte che in scala maggiore riportano una consistente parte di un foglio, da non confondere con gli sviluppi;
- i fogli di mappa archiviati, sono i fogli di visura sostituiti;
- i lucidi per zincomatrici, sono quelli eseguiti per l'aggiornamento delle matrici e dai quali è possibile effettuare la storia grafica delle p.lle;
- copioni o canapine, sono elio copie su carta canapè destinati alla vendita al Pubblico o all'uso interno dei tecnici catastali.
- i fogli di mappa con vincolo di riservatezza, sono quelli relativi a zone di particolare interesse militare.
ISTRUZIONE FORMAZIONE DELLA MAPPA CATASTALE
DIREZIONE GENERALE DEL CATASTO E DEI SERVIZI TECNICI ERARIALI
Circolare n. 24 del 05.03.1956 Prot. n. 5/1740
OGGETTO: Segni convenzionali e rappresentazione di particolari topografici nella mappa.Sono stati sottoposti a questa Direzione Generale alcuni quesiti riguardanti i criteri da seguire per la
rappresentazione in mappa di fabbricati e di linee topografiche, in casi particolari non considerati
nelle istruzioni in vigore.
In proposito si impartiscono le seguenti disposizioni:
1°- RAPPRESENTAZIONE DELLE TETTOIE ADIACENTI AI FABBRICATI.
Sono da distinguere le tettoie pensili, aderenti ad un fabbricato, da quelle sostenute lateralmente o
anteriormente da muri o da pilastri.
Nel primo caso dovrà essere rappresentata la proiezione orizzontale della tettoia, mediante linee
tratteggiate e senza coloritura interna.
Nel secondo caso si adotterà la rappresentazione a linea intera, comprendendo la proiezione della
tettoia nel perimetro del fabbricato ovvero rappresentandola e numerandola distintamente, a
seconda che la tettoia medesima debba considerarsi come parte integrante del fabbricato o come una
attinenza coperta non disgiunta da esso.
2° - PRESE D'ACQUA IN MURATURA NEI CANALI D'IRRIGAZIONE.
Tali prese debbono essere rappresentate nella mappa, mediante linea tratteggiata e con tutti i
particolari chiaramente riproducibili in relazione alla scala del disegno.
Debbono essere colorate in carminio, se di dimensioni sufficienti per la coloritura.
Le piccole prese d'acqua nei canali di limitata larghezza (2 - 3 metri) saranno rappresentate
limitatamente al perimetro e colorite in nero (con inchiostro di china).
3° - PONTICELLI (tombini) DI PROPRIETÀ PRIVATA, SU CANALI ESENTI DA ESTIMO.
Debbono essere rappresentati con linea tratteggiata, coloriti in carminio e distinti da numero
particellare, in conformità alla Fig. 60 dell'Istruzione "Segni convenzionali e rappresentazione dei
particolari topografici nella mappa" (1953).
La coloritura ed il numero particellare potranno venire omessi, qualora si tratti di tombini di
dimensioni molto piccole.
4° - STRADE PRIVATE E CANALI NON ESENTI DA ESTIMO ADIACENTI A LIMITI DI
FOGLIO - RELATIVI INVITI.
Le strade private ed i canali, cena senti da estimo, immediatamente adiacenti al limite fra due fogli
contigui, sogliono essere rappresentati con linea tratteggiata soltanto nel foglio nel quale sono
compresi, mentre vengono omessi nel foglio o nei fogli contigui.
Poiché tale omissione può costituire pregiudizio nell'impiego di questi ultimi fogli, si dispone che,
per l'avvenire, le strade e canali di cui trattasi vengano rappresentati ( con linea tratteggiata ) sia nel
foglio di mappa in cui ricadono, sia anche nel foglio o nei fogli contigui.
Per analogo motivo, quando una strada privata od un canale non esente da estimo, ricadenti in un
foglio di mappa, proseguono nel foglio contiguo, esternamente al limite dell'uno e dell'altro
dovranno essere indicati i relativi inviti, in analogia a quanto viene praticato per la strade pubbliche
e per i corsi d'acqua esenti da estimo.
E' superfluo ricordare che i canali suddetti debbono essere coloriti in azzurro.
5° - STRADE CONSORZIALI.
Le strade consorziali, qualora siano aperte al pubblico transito, verranno considerate come strade
vicinali, sempre che siano comprese nell'elenco delle strade vicinali del Comune o, in difetto, vi
siano aggiunte con la consueta procedura, su proposta dell'Ufficio Tecnico dal Catasto od Erariale
interessato.
6° - LARGHEZZA PEL PIANO STRADALE NELLE STRADE PUBBLICHE.
Il piano stradale delle strade pubbliche (da rappresentarsi nella mappa – a seconda dei casi - in
conformità delle figure 38 e 39 dell'Istruzione sopra citata) deve intendersi delimitato dai cigli
interni della cunette nelle sezioni in piano o in trincea, dai cigli interni delle scarpate nelle sezioni in
rilevato, e infine dal ciglio interno della cunetta e dal ciglio interno delle scarpata nelle sezioni a
mezza costa.
7° - ELETTRODOTTI.
Gli elettrodotti debbono essere rappresentati in mappa, indicando in essa soltanto il perimetro del
blocco di fondazione dei successivi tralicci.
Tale perimetro verrà rappresentato con linea tratteggiata e colorito internamente in carminio, se di
dimensioni sufficienti per la coloritura.
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